Proprietà dell’Aloe


Proprietà dell’Aloe

Dalle foglie della pianta si estrae con lavoro manuale un succo denso, concentrato, della consistenza di un gel, il cui fitocomplesso contiene numerosissimi principi attivi dalle proprietà immunostimolanti, antinfiammatorie, depurative, nutrienti, remineralizzanti. Le molteplici virtù sembrano essere il frutto di un’azione sinergica di questi composti, che la rendono a tutti gli effetti, “pianta dell’immortalità” e “regina di tutti i rimedi”.

L’aloe ripristina la funzionalità dell’intestino pigro, svolgendo un’azione riequilibrante del pH e della flora batterica, utile nei casi di stitichezza e diarrea.

Per uso interno, ai mucopolisaccaridi è riconducibile l’azione protettiva delle mucose, perché, aderendo alle pareti del tratto digerente, queste sostanze formano una sorta di film protettivo in grado di difendere i tessuti interni dello stomaco dai succhi gastrici o dagli agenti irritanti, che andrebbero ad alterare il corretto funzionamento del sistema digerente. Per questa ragione il succo di aloe è indicato in caso di gastrite, colite, intestino irritabile, ulcera, e per qualsiasi infiammazione delle mucose.

La proprietà cicatrizzante e riepitelizzante dell’aloe è dovuta invece alla presenza dei polisaccaridi derivati dal mannosio (glucomannani), che stimolano l’attività dei macrofagi, potenziano, la sintesi del collagene, aumentano la rigenerazione cellulare, migliorando così la lubrificazione di cartilagini e articolazioni.

Inoltre tra i polisaccaridi, l’Acemannano, è risultato avere proprietà immunomodulante, cioè in grado di regolare le risposte immunitarie agli agenti infettivi o sensibilizzanti, come nel caso delle allergie o delle malattie autoimmuni. Questi principi attivi rendono la pianta un ottimo rimedio per incrementare l’attività dei macrofagi (fagociti) contro tossine e tumori.

Questa azione, diretta al sistema immunitario, aiuta a protegge l’organismo da infezioni virali, in caso di malattie da raffreddamento, febbre, bronchite, Herpes, infezioni recidive. L’assunzione del succo d’aloe si è dimostrata di enorme utilità nei casi di pazienti sofferenti di H.I.V. e leucemia, per la sua capacità di ristabilire l’equilibrio dei linfociti T e B.

Agli steroidi si attribuisce la proprietà antinfiammatoria, simile a quella esercitata dai farmaci di sintesi a base steroidea, frequentemente utilizzati nelle malattie reumatologiche di origine autoimmune, ma priva di tutti gli effetti collaterali tossici delle molecole chimiche in questione. Per questa ragione è di aiuto nei problemi osteoarticolari, come l’artrite, reumatismi e dolori articolari.

L’assunzione del succo d’aloe favorisce inoltre la disintossicazione dell’organismo sia dalle tossine esogene, provenienti quindi dall’ambiente, introdotte per via orale o respiratoria, che da quelle endogene, prodotti di scarto del metabolismo, come i cataboliti, aiutando così l’azione depurativa del fegato.

I minerali presenti garantitscono un buon apporto di ossigeno ai tessuti e una migliore irrorazione del sangue. La presenza dell’Acido Folico si è rilevata efficace nella cura delle diverse anemie; mentre il manganese ed il selenio rientrano in due importanti enzimi (glutatione perossidasi e superossido dismutasi), responsabilo dell’azione antiossidante dell’aloe, in grado cioè di rallentare il processo di invecchiamento cellulare.

Gli antrachinoni sono definite gli “spazzini del corpo”, perché purificano l’organismo esercitando la loro azione lassativa attraverso lo stimolo sulle contrazioni muscolari del colon (peristalsi). Tuttavia nel corso degli studi sull’aloe è emerso che tale sostanza nel tempo può risultare tossica o causare gravi disturbi gastrici o epatici.

Per questa ragione il succo d’aloe viene lavorato rimuovendo l’aloina. Questa sostanza è un composto organico amaro, di colore giallo-marrone presente nel parenchima (la parte più esterna della foglia) di almeno 68 specie di piante succulente appartenenti al genere Aloe.

Per uso esterno il gel di Aloe Vera è noto per le sue proprietà antinfiammatorie, lenitive e stimolanti la rigenerazione cellulare, idratanti, rinfrescanti, cicatrizzanti.

Il suo uso è ideale in caso di pelle secca e danneggiata, irritazioni cutanee e ustioni, eritema solare, punture di insetti, prurito, abrasioni e dermatiti, lesioni ulcerative, piaghe. Infine la sua consistenza gelatinosa lo rende un ottimo veicolante di oiii essenziali quando si devono applicare sulle mucose in uso locale come nel caso dell’olio essenziale di tea tree impiegato per gengiviti o candida.

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Ci sono 8 commenti

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  1. 1
    Angela

    Salve, volevo sapere se posso applicare l’aloe direttamente sulla ferita. Grazie per l’attenzione

    • 2
      NUTRIZIONISTA

      Ciao Angela! In caso di scottature, lesioni, inestetismi della pelle o infiammazioni puoi applicare direttamente la polpa interna della foglia di Aloe. I principi attivi che contengono, infatti, sono in grado di dissolvere e assorbire le cellule morte o cicatrizzate, stimolando il processo rigenerativo dell’epidermide.

      • 3
        Angela

        Grazie per la risposta, ho acquistato da poco una pianta sul sito e reputo l’Aloe un miracolo della natura!

    • 5
      NUTRIZIONISTA

      Certo Giovanni, ovviamente parliamo di piccole ferite. Procurandosi una foglia particolarmente carnosa di Aloe e tagliandola trasversalmente oppure rimuovendone lo strato rigido superficiale con un coltello, sarà possibile ottenere la sostanza gelatinosa presente al suo interno e contenente il principio attivo che viene utilizzato per produrre creme, pomate o medicinali di altro genere.

  2. 6
    Gianluca

    Confermo le proprietà cicatrizzanti dell’Aloe. L’ho applicata direttamente su una piccola ferita e in pochi giorni è scomparsa dal braccio! 🙂

  3. 7
    Antonio

    Basta provarla per credere! Uso prodotti all’aloe da sempre e ho risolto anche il mio problema di stitichezza. 🙂

  4. 8
    Gian Marco Cardanini

    Buongiorno. Nell’articolo è riportato che un uso nel tempo risulta tossica. Dopo quanti giorni continuativi si corre il pericolo di tale tossicità? Grazie!

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